Germogliatore: guida all’acquisto
A cosa serve un germogliatore?
Un germogliatore (o germogliatrice) è una particolare tipologia di contenitore, dentro cui è possibile far germogliare i semi per ottenere, appunto, dei germogli.
Vi sono diverse possibilità per costruirsi un germogliatore fatto in casa o, per i più pigri, sceglierne uno nei negozi specializzati o in e-commerce che vendono germogliatori online (eh no, non trovi nulla se cerchi “germogliatore ikea”).
Il mercato, attualmente, offre una vasta scelta di questi dispositivi che si differenziano tra di loro essenzialmente per due fattori importanti: la dimensione e il materiale in cui sono realizzati.
La prima andrà decisa, nel momento della scelta, in base agli spazi che gli verranno dedicati ma, ancora prima, all'utilizzo che andremo a farne (inutile produrre più di quanto andremo a mangiarne, non trovi?)
I materiali di un germogliatore
Per quanto riguarda invece i materiali, si spazia tra vari tipi di cui i più comuni sono sicuramente il tessuto, la plastica, la ceramica, il vetro e la terracotta. Prezzo, praticità e comodità influiranno sulla scelta già adatta.
Essere in possesso di uno o più germogliatori significa poter consumare germogli “a portata di mano”. come salutari snack o prelevarli per aggiungerli ad altri piatti come l’insalata, minestre, secondi o zuppe.
Per scegliere il germogliatore giusto ci si deve rifare, quindi, essenzialmente alle proprie necessità con un occhio di riguardo ai tipi di semi che si desidera farvi germogliare.
Ad esempio, si potrà optare per un vaso germogliatore per un unico seme di medie dimensioni (come il girasole) o per un sacchetto germogliatore nel caso di legumi e cereali. Entrambe queste soluzioni, inoltre, sono ideali per chi dispone di poco spazio all'interno di casa e sono estremamente maneggevoli, sia per il trasporto che la pulizia. O, ancora, organizzarsi per costruire ottimi germogliatori fai da te.
Come scegliere la modalità di germinazione?
Spesso ci si pone la domanda: quale è meglio come germogliatore?
Il germogliatore deve essere adatto al seme e al risultato desiderato. Ecco tre regole per evitare gli errori del principiante:
- Tutti i semi germogliati possono essere seminati in modo da germogliare in verticale.
- Per la maggior parte dei semi, siamo liberi di scegliere il modo desiderato (in verticale o in mescolanza di semi in vaso).
- C’è una scelta obbligata per i semi delle mucillaginose (o semi mucillaginosi).
Germogliazione in verticale
In natura, i semi germogliano verticalmente e non alla rinfusa come in un vaso. È il loro senso naturale, la forza di gravità li mantiene in verticale e la luce li richiama.
Sta a voi scegliere se volete far germogliare in vaso, su vassoi o in verticale.
Su una griglia o un vassoio munito di carta assorbente, i germogli si drizzano verticalmente e le loro radici attingono l’acqua da sotto la griglia oppure dall'umidità della carta assorbente. Diventano più lunghi che in vaso, inverdiscono intensamente e sono croccanti più a lungo (avendo meno acqua nel gambo) e, non meno importante, si conservano meglio.
In un vaso, sciacquando tutti i giorni, li si mescola ed il loro aspetto riccioluto deriva dal fatto che essi provano in continuazione a riprendere la direzione verticale.
D'altronde, se vi dimenticate di sciacquare dei germogli in vaso per 36 ore, essi riprenderanno immediatamente il loro senso naturale verticale, appiccicandosi l’uno all'altro.
Germinatoio per semi in verticale o in mescolanza di semi
Queste due modalità di coltivazione sono possibili per la maggior parte dei semi. A voi la scelta.
La germogliazione in vaso o altro contenitore è la più popolare, perché davvero semplice. Radici e getti vanno in tutte le direzioni a causa dei numerosi risciacqui e rimescolamenti.
Nei paesi tropicali si sceglie preferibilmente la coltivazione in verticale perché l’aria ambiente è molto umida.
I germogliatori a ripiani permettono i due metodi.
Se si mescolano i germogli, essi saranno ricciuti. Se li si sparge sul fondo o su una carta assorbente prevista a tal fine, senza disturbarli (vaporizzandoli solamente) germoglieranno verticalmente.
La scelta obbligata per i semi mucillaginosi.
I semi mucillaginosi esigono assolutamente la coltivazione verticale e in speciali germogliatori a retina.
I semi mucillaginosi sono particolari perché, una volta a contatto con l’acqua, danno il via alla produzione di una mucillagine ovvero una sorta di gelatina di colore compreso tra il grigio e l’azzurrino che li avvolge in maniera completa. Questa è indispensabile per la loro corretta germinazione.
Per fare sviluppare correttamente questi semi è importante utilizzare una tecnica specifica che prevede quindi l’utilizzo di un germogliatore a retina (che può essere anche in vetro). Nei primi giorni successivi alla collocazione dei semi nel dispositivo è indispensabile vaporizzare pochissima acqua e man mano che si nota che la gelatina che avvolge i semi si riassorbe si potrà aumentare la quantità di acqua fornita.
Vale la pena ricordare che tra i mucillaginosi si collocano alcuni tra i semi più utilizzati come quelli del basilico, della rucola, del crescione, della senape e del lino.
Utilizzando un germogliatore di questo tipo, il prodotto ottenuto sarà più simile ad un micro ortaggio che ad un germoglio.
<< Scegli il germogliatore in vetro per semi mucillaginosi >>
Quale germogliatore scegliere?
Premettiamo che tutte le tipologie di germogliatore elencati sono adatti per la coltivazione di germogli.
Per quanto riguarda invece i contenitori per la coltivazione di microgreens, hai bisogno di vasi o vaschette forate sul fondo.
Il vaso germogliatore in vetro o plastica
Il classico barattolo in vetro è tra i germogliatori più utilizzati in assoluto. Questo si deve al fatto che ben si adatta a qualunque ambiente ed è perfetto per essere collocato in cucina dove, per l’appunto, trova spazio il germogliatore. Si tratta di contenitori realizzati interamente in vetro e che hanno la classica forma del barattolo a cui si è abituati. L’unica differenza sta nel tappo del barattolo in vetro che è contraddistinto da una sorta di retina metallica che servirà per favorire al meglio la germinazione dei semi. Una volta preparati i semi utilizzando la tecnica giusta (che spesso e volentieri è quella dell’ammollo in acqua per una notte o per il tempo indicato sulla confezione) si inseriscono nel barattolo che viene, poi, chiuso con l’apposito tappo.
Il risciacquo dei germogli
Due volte al giorno è necessario sciacquare con un po’ di acqua che deve sempre essere ben proporzionata al volume di semi che occupano il barattolo. A questo punto l’acqua inserita va lasciata all'interno per circa 2 minuti per poi essere scolata attraverso il tappo a retina. Questo consentirà all'acqua di uscire mentre tratterrà i semi che rimarranno nel barattolo di vetro. Per l’annaffiatura in questi barattoli di vetro, ma in tutte le tipologie di germinazione in genere, è consigliabile l’utilizzo di acqua a temperatura ambiente.
Per farne una versione “germogliatore fai da te“, è sufficiente utilizzare i barattoli di vetro solitamente usati per le conserve o sottaceti, ed invece del tappo in retina, utilizzare delle garze, chiudendole in cima al barattolo con un elastico.
<< Scegli il doppio barattolo germogliatore con sostegni >>
Il germogliatore a ripiani
I germogliatori a ripiani sono quelli che, come ben si può immaginare, sono caratterizzati dalla presenza di diversi ripiani collocati l’uno sull'altro. Sono per lo più in plastica e ciascuno dei ripiani è contraddistinto da feritoie che consentono di far defluire l’acqua in eccesso nella maniera migliore.
Attraverso questi fori avviene anche la corretta ossigenazione dei semi al fine di avere una corretta germinazione. In ogni ripiano è possibile far germogliare diversi tipi di semi e realizzare a pieno quella che è la vera funzione del germogliatore. La scelta di un germogliatore a ripiani è perfetta per chi non vuole sacrificare troppo spazio e per coltivare differenti tipologie di semi, sia per tipologia che per epoca di germinazione, che per dimensione. Smontabili ed utilizzabili anche solo per i ripiani che possono servire.
<< Germogliatore a ripiani GermoglioSì >>
I germogliatori speciali per i semi mucillaginosi
Tra tutte le tipologie di semi con cui si può avere a che fare ci sono anche quelli definiti mucillaginosi. Sono quelli che appena entrano in contatto con l’acqua formano uno strato di gelatina che tende ad avvolgerli quasi del tutto. Si tratta di contenitori che possono essere realizzati in vetro, per la parte che funge da contenitore e con una base in retina, dove poter appoggiare i semi che, a filo dell’acqua, emetteranno le radichette, pronte poi per germogliare.
Questi germogliatori garantiscono inoltre di poter vaporizzare due volte al giorno i semi fino al momento in cui la mucillagine che li ricopre non si sarà riassorbita.
Una volta germinati a dovere, è possibile sfilare le plantule dalla griglia per poi tagliare la parte terminale della radice. Adatte anche per semi non mucillaginosi ma piccoli da gestire in altri contenitori.
Germogliatore terracotta per i semi mucillaginosi
I contenitori in terracotta dedicati ai semi mucillaginosi sono i cosiddetti germogliatori a terradisiena. Il materiale con cui sono realizzati, ovvero la terracotta, è completamente sano e naturale. Sono oltretutto piacevoli da vedere ed hanno normalmente una dimensione media che consente di fare bella mostra di sé sui ripiani della cucina. Si compongono normalmente di quattro vasche esagonali che si impilano tra loro e possono ruotare in modo da garantire ai semi che hanno bisogno di luce di poterla avere e a quelli che preferiscono la notte, invece, di rimanere al buio. Questo, naturalmente, una volta che la germinazione sarà quasi completa, dato che per il riassorbimento della mucillagine è necessario seguire la già citata tecnica di annaffiatura.
Ciotole grandi (per erba di grano o girasole)
Vere e proprie ciotole che per forma richiamano in tutto e per tutto quella dei contenitori che si è abituati ad utilizzare quotidianamente in cucina per contenere il cibo. Si tratta di ciotole di diverse dimensioni ma tutte abbastanza grandi da consentire la corretta germinazione di semi come l’erba di grano e il girasole. Ad una classica forma di coppa si associa un tappo con una griglia in acciaio inossidabile che consentirà la corretta eliminazione dell’acqua in eccesso e l’aerazione indispensabile per la germinazione dei semi.
Germogliatore automatico (elettrico a irrigazione automatica)
Si tratta di dispositivi molto simili ai classici germogliatori a ripiani. Sono, però, del tutto chiusi al fine di garantire ancora un maggiore effetto serra. Le vaschette, inoltre, sono leggermente più grandi rispetto ai modelli a ripiani. I germogliatori elettrici sono dotati di speciali pompe che riutilizzano l’acqua e provvedono automaticamente all'irrigazione dei semi in fase di germogliazione. L’acqua da utilizzare nel germogliatore elettrico deve essere inserita nella vaschetta inferiore e cambiata più o meno ogni due o tre giorni. Un apposito sistema convoglia l’acqua fino alla vaschetta posta più in alto dove l’elica rotante provvede a spruzzare l’acqua. Alcuni modelli sono programmabili per cui si potranno decidere gli orari, durante l’intero arco della giornata, in cui il germogliatore entrerà in azione e annaffierà i semi. La frequenza da impostare, naturalmente, dipenderà dal tipo di semi su cui si sono concentrate le proprie attenzioni.
I sacchetti germogliatori
Il sacchetto germogliatore è un altro metodo per far germogliare alcuni semi. È realizzato in lino o canapa e quindi con tessuti completamente naturali. Al suo interno, i germogli si trovano in una condizione umida e completamente priva di luce. Le specie migliori da far germogliare sono i cereali e i legumi. Grazie alla corretta traspirazione garantita da questo metodo di germinazione non si formeranno muffe. Il sacchetto germogliatore è normalmente di piccole dimensioni per cui è adatto anche a chi non ha troppo spazio.
Oltre che poggiato su un ripiano o su una classica mensola, poi, può comodamente stare appeso.
Semplicissima anche la modalità di annaffiatura per i semi contenuti al suo interno. Basta, infatti, immergere per pochi secondi il sacchetto in acqua e farlo sgocciolare del tutto prima di riporlo o riappenderlo.
Dopo ogni raccolta, il consiglio è di lavare i germogliatori con scrupolo, visto che l’umidità presente nei giorni di germogliazione sviluppa un ambiente propizio ai batteri.
Bene, ora sei in grado di scegliere il germogliatore più adatto in base ai germogli che hai deciso di coltivare. Ti mancano solo i semi (vai qui per scegliere i tuoi preferiti: semi da germoglio biologici).