Microgreens di Alfalfa: come coltivarli e le loro proprietà
L’Alfalfa, conosciuta in Italia anche con il termine Erba medica, è una specie di leguminose che hanno origine nell'Asia Minore.
Il suo nome di origine araba significa infatti: padre di tutti gli alimenti, riferendosi in maniera del tutta chiara al suo ricco patrimonio di principi nutritivi.
I suoi semi hanno un aspetto molto piccolo, reniforme e dalla colorazione che può essere dal giallo dorato al marrone.
Da quasi duemila anni viene impiegata nella tradizione della medicina cinese e persiana, soprattutto per come trattamento della ritenzione idrica e i problemi riguardanti la funzione intestinale, oltre ad essere un ottimo integratore naturale e fonte di proteine.
Microgreens di Alfalfa: composizione
Tra tutte le tipologie di microgreens, quello di Alfalfa dal punto di vista nutrizionale è quello che viene considerato il più completo.
La composizione può contenere infatti un’alta percentuale di proteine, ottenute grazie all'azione dell’azoto sulla radice di questa tipologia di pianta, oltre ad aminoacidi essenziali e 8 tra gli enzimi più importanti per il processo digestivo.
Sotto l’aspetto vitaminico l’Alfalfa possiede:
- Vitamina A
- Vitamine del gruppo B, compresa la vitamina B12
- Vitamine C, D, E, PP e K
Mentre per ciò che concerne l’aspetto dei sali minerali possiedono:
- Calcio
- Fluoro
- Potassio
- Magnesio
- Selenio
- Zinco
- Ferro
Coltivazione dei microgreens di Alfalfa
La prima fase di coltivazione dei microgreens di Alfalfa parte dai loro semi; quest’ultimi devono essere immersi in acqua per 4/5 ore ad una temperatura ambiente.
Dopo tale processo bisogna scolare i semi e porli in un apposito germogliatore, o in qualsiasi altro strumento possa ritenersi idoneo a questa funzione.
Ciò che va ricordato è di cambiare l’acqua ai semi e di sciacquarli almeno due volte nel corso della giornata.
Arrivati al quarto giorno del processo di germinazione è indispensabili collocarli in maniera indiretta all'esposizione della luce, in maniera che si possa favorire il processo della produzione di clorofilla, assumendo la colorazione di un verde brillante.
Quando i germogli ancora in fase di crescita presentano un’altezza compresa tra i due e i quattro centimetri è possibile procedere alla loro raccolta.
Tale processo avviene prendendone una parte che viene immersa in un’apposita ciotola con acqua minerale naturale, in maniera da poterli sciacquare sotto il getto di acqua corrente e muovendoli con le dita, successivamente dopo averli separati dalla loro cuticola sono pronti per essere consumati nel modo in cui meglio si preferisce.
È possibile mettere in ammollo anche quantità notevoli di semi, in questa occasione è importante avere cura dopo la fine di questa fase di disporli in più di una vaschetta, distribuendo per ogni contenitore un leggero strato di semi, per evitare che si sovrappongano l’uno con l’altro e non soffochino a causa della mancanza sia di spazio che di aria sufficiente.
Una variante a tale procedimento può essere quella di lasciare il primo giorno tutti i semi ammucchiati per favorire la loro crescita, mentre già dal giorno dopo è indispensabile sistemarli con attenzione sulla superficie del contenitore, per fare in modo che il processo di germogliazione inizi.
Dopo aver effettuato tale procedimento bisogna coprire con un coperchio i semi e lasciare germogliare in perfetto buio per i primi giorni.
Durante il processo della loro crescita bisogna nebulizzare i germogli un paio di volte durante l’arco della giornata, facendo attenzione a non inzupparli d’acqua, né lasciarli troppo asciutti.
Se si svolge il corretto processo di coltivazione dopo alcuni giorni la piantina con i suoi quattro-cinque centimetri di altezza presenterà delle foglie di dimensione minuscola in cima allo stelo di colore bianco.
Benefici e proprietà dei microgreens di Alfalfa
I microgreens di Alfalfa sono considerati dei micro-ortaggi molto utili sotto diversi aspetti oltre a garantire il corretto equilibrio per ciò che concerne la digestione.
Gli Alfalfa sono dei microgreens ipocolesterolemizzante, importanti per il giusto funzionamento dei livelli del colesterolo, facendo diminuire i livelli di LDL e favorendo l’aumento di quelli HDL.
Vengono oltre a questo impiegati anche nei trattamenti per curare patologie legate ai reumatismi, oltre che per la prevenzione dell’artrite.
Inoltre il suo contenuto di manganese lo rende ideale anche nei casi di soggetti affetti da diabete, grazie alle fibre in essi contenuti si ottiene una riduzione notevole di trigliceridi.
La presenza di fibre favorisce anche il corretto processo di coagulazione sanguigna, importanti soprattutto nei processi di fibrinolisi, ovvero la distribuzione dei coaguli nel sangue per effetto dell’enzima.
Il loro sapore organolettico rende questi microgreens facili da assumere sia crudi nelle insalate, cotti o in alternativa preparati come crema o utilizzati per estratti o succhi.
Grazie alla loro composizione ricca non solo di vitamine, ma anche di oligoelementi e aminoacidi, i loro germogli risultano essere utili come tonici e ricostituenti, importanti anche per una corretta crescita dei bambini, oltre che per i soggetti anziani, gli sportivi, e in ogni altra situazione che riguarda il periodo di convalescenza.
Utili anche nelle terapie di dimagrimento, grazie all'effetto di sazietà che si ottiene mediante le fibre.
I micro-ortaggi di Alfalfa contengono anche una forte percentuale antiossidante che permette al corpo umano di reagire in miglior modo alle sollecitazioni legate all'avanzare dell’età.
Nel settore fitoterapeutico viene utilizzata la pianta intera fiorita, con esclusione delle sue radici.
Inoltre grazie a studi per la ricerca dei suoi benefici, la medicina moderna ha affermato i benefici dei suoi germogli per i trattamenti riguardanti l’ulcera.
Consigli e avvertenze
È consigliabile utilizzare una piccola quantità di microgreens di Alfalfa anche nelle comuni minestre, come sostituto dei prodotti insaccati per attribuirle maggiore sapore, l’apporto di proteine è sicuramente uguale ma con una notevole percentuale di grassi in meno.
Inoltre non essendo soggetto a muffe è possibile dopo averli colti farli essiccare e conservarli.
Quando le foglioline vengono esposte alla luce, il germoglio a contatto con l’aria tende a seccarsi in poco tempo, per riuscire ad evitare ciò e mantenerlo rigoglioso e fresco il più possibile è necessario intervenire con il nebulizzatore anche tre volte al giorno, soprattutto durante i periodi dell’anno più caldi.
I semi di Alfalfa devono essere usati solo dopo il loro germoglio, poiché in caso contrario possono risultare oltre che tossici anche causa di squilibri ematici ed ottenere in conseguenza stati di anemia e una diminuzione di piastrine e globuli bianchi.
In ogni caso si sconsiglia l’uso di tale prodotto qualora si possa risultare allergico o presentare sintomi di ipersensibilità ad uno dei componenti in essa presenti.