5 errori da non commettere con i germogli
Prima di incominciare descrivendo i cinque errori da non commettere con i germogli, vediamo che cos'è un germoglio e come coltivarlo. Un germoglio è un seme germogliato di legumi, cereali, o altre specie vegetali. Essi sono stati scoperti da poco da noi occidentali, sono molto facili da preparare, hanno una grande ricchezza nutrizionale, sono economici, e ricchi di sapori gustosi. Forse non lo sapete, ma i germogli essendo una fonte di principi nutrizionali, costituiscono dei fattori di prevenzione e di difesa dei processi vitali del nostro organismo.
I semi, che siano di cereali o di legumi, non sono commestibili allo stato crudo, e dunque devono essere precedentemente cotti in modo da renderli commestibili ed in seguito assimilabili dall'organismo stesso.
Ad ogni modo, con il calore le proprietà che sono presenti allo stato latente spariscono, difatti il seme una volta cotto non è più in grado di germogliare.
Al contrario, la germogliazione consente di mangiare questi semi crudi, conferendo cibi ricchi, nutrienti e vitali, in cui l'energia che è contenuta all'interno del seme si libera e si trasforma in energia digeribile per l'organismo stesso.
COME COLTIVARE I GERMOGLI
La maggior parte delle persone, specialmente alle scuole elementari, ricorderà di quando a scuola c'erano quei laboratori interattivi su come far germogliare una pianta, depositando gli appositi semi sul cotone idrofilo. Coltivare i germogli non è un’operazione difficile, basterà solamente stare attenti a determinati passaggi. Per cominciare si potrà acquistare un germogliatore, ossia un apposito strumento che renderà l'operazione della coltivazione più semplice e funzionante. Ad ogni modo, il germogliatore non è strettamente necessario, difatti ci sono diverse tecniche per far crescere i nostri germogli e che non prevedono dunque l'utilizzo di questo strumento.
Il primo metodo è quello del barattolo di vetro, ossia si comincia servendoci di un barattolo di vetro, di una garza e di un elastico. Questo è un metodo molto funzionante con i semi più piccoli, ad esempio i semi di rucola, di miglio o di girasole. Iniziamo prendendo un cucchiaio di semi e versiamoli nell'apposito barattolo. Dopodiché riempiamo il barattolo di acqua, all'incirca fino a metà, e lasciamo i semini in ammollo per un totale di sei o dodici ore, un consiglio è quello di metterli in ammollo la sera, così la mattina saranno pronti. In queste ore il barattolo deve stare il più possibile al buio senza il coperchio. Una volta finito l'ammollo, il barattolo va coperto con la garza o con la retina fine, e bloccato bene con l'elastico posto intorno all'imboccatura. Arrivati a questo punto l'acqua andrà scolata totalmente lasciando i semi all'interno, bisognerà essere certi che l'acqua non sia più presente all'interno del barattolo per non andare incontro a ristagni che formeranno muffe spiacevoli. Sfruttando questa tecnica di scolo, i semi diventeranno dei piccoli e bellissimi germogli. Il barattolo deve essere coperto dalla garza, tenuto in luoghi freschi e lontano da fonti di calore o luce, tutto questo finché i germogli non raggiungeranno la giusta dimensione per essere mangiati. Se desiderate che risultino più verdi, basterà esporli alla luce diretta a fine germinazione.
Il secondo metodo consiste nella tecnica del colino o dello scolapasta, questo è senz'altro il metodo più semplice, difatti basterà munirsi di un colino. Cominciamo mettendo i semi in ammollo per sei o dodici ore, e dopodiché scolarli direttamente nel colino, lì resteranno fino alla loro germinazione. I germogli andranno sciacquati due volte al giorno ed infine scolarli bene. Esso va posto sopra una scodella o un bicchiere e tenuto in luogo abbastanza fresco e lontano da fonti di calore o luce.
L'ultimo metodo è quello del piatto, ossia dovremo munirci di due piatti fondi ed anche di un tovagliolo di cotone. Dopo che i semi saranno stati ad ammollo, dovranno essere posti sul fondo di uno dei due piatti, dove avremo precedentemente disteso il tovagliolo di cotone bagnato e strizzato. L'altro piatto invece servirà come coperchio per il primo piatto, questo perché i semi stanno al buio
I CINQUE ERRORI DA NON COMMETTERE CON I GERMOGLI
Una corretta germinazione dei semi è assolutamente necessaria al fine di ottenere germogli che si possano sviluppare sani e maturi. Purtroppo, spesso e mal volentieri succedono delle complicazioni, ad esempio l'umidità, la luce, il calore o altri fattori, che potrebbero impedire la loro crescita e dunque la loro germinazione. Più precisamente, la germinazione è l'inizio di tutto, difatti i semi devono prima germogliare per poi incominciare ad essere delle vere e proprie piante vive. Se nel processo appena accennato, si dovesse commettere degli errori, i semi non potrebbero ovviamente germogliare, quindi vediamo di seguito i cinque errori da non commettere con i germogli.
1. Far germogliare semi malformati: uno dei tanti motivi più comuni, per cui i nostri semi non riescono a germogliare, è il semplice fatto che sono totalmente incapaci di farlo. Generalmente i semi sani dovrebbero essere in un modo ed essere di un determinato colore. Tendenzialmente i semi vitali hanno una forma rotonda, non piatta e devono essere caratterizzati da un colore da beige a marrone scuro con delle sottili strisce tigrate. I semi con forma piatta, o caratterizzati da un colore pallido, potranno riscontrare delle difficoltà a germogliare in piante sane.
Anche i semi che sono stati immagazzinati in modo scorretto potrebbero non essere in grado di germogliare. Essi preferiscono essere conservati in luoghi freschi e bui con una giusta percentuale di umidità. Infine, la troppa o la nulla esposizione al calore, alla luce, o ai livelli di umidità potrebbero andare a causare una brutta perdita di vitalità nei semini.
3. Troppa o non abbastanza acqua: Come l'eccesso di luce, anche la troppa acqua che conferisci ai semi durante la fase di germinazione influirà la loro capacità di germogliare correttamente. Difatti, molti coltivatori cercano di germogliare i semi ''affogandoli'' in un bicchiere d'acqua. Questo assicura che i semi non abbiano sete, ma in realtà risulterà più nocivo che salutare ed utile.
Una volta che i nostri semi saranno germogliati, le piante saranno molto delicate, e dunque devono essere annaffiate con una certa attenzione. Per avere dei risultati ottimali durante la germinazione, il terreno deve essere umido ma non troppo bagnato. Contrariamente, un ambiente secco è molto sconsigliato dato che i semi necessitano di una costante fonte di umidità per germogliare.
4. Problemi di temperatura: i semi necessitano di un intervallo di temperatura specifico, così che possano essere in grado di germogliare. A prescindere dal substrato anche si sta utilizzando per la germinazione, la temperatura dell'ambiente deve oscillare costantemente tra i 26-28°C, dunque essi non devono essere assolutamente esposti a temperature inferiori a 20°C.
Esistono varie tecniche che possono essere utilizzate per assicurare che i germogli restino in questo intervallo di temperature, ossia alcuni coltivatori scelgono di usare dei tappetti riscaldanti che possono essere impostati alla temperatura desiderata ed inseguito posizionati sotto i contenitore delle nostre piantine. Un'altra tecnica consiste nel posizionare un riscaldatore a tempo vicino ai semini, così che possa riscaldarli di tanto in tanto. Una volta che la germogliazione è avvenuta, le piantine saranno molto più resistenti alle oscillazioni di temperatura.
5. Germinazione nel terreno: alcune persone scelgono di germinare i semi utilizzando salviette di carta, al contrario altri scelgono di farlo direttamente nel terreno. Ovviamente la germinazione dei semi in terra non è totalmente negativa, infatti può implicare una serie di rischi, non strettamente consigliati. Per fare un esempio, lo strato superiore posto nel terriccio, può seccarsi in meno di due giorni, rendendo più difficile conferire ai semini la giusta quantità di acqua che necessitano, ma senza esagerare ovviamente. Difatti dare al terriccio troppa acqua durante la fase di germinazione potrebbe causare lo sprofondamento o il sollevamento dei semi, impedendo così la loro vitalità. I semi più fini, posti in profondità nel terreno potrebbero risentire una serie di complicazioni, ossia potrebbero magari soffocare prima ancora di entrare in contatto con l'ossigeno, ed essere quindi in grado di accedere ad una luce sufficiente per passare direttamente alla prima fase del loro ciclo vitale.
Ad ogni modo, i semi possono non essere sufficientemente in grado di germogliare come si deve se il terreno in questione contiene dei contaminanti. Tendenzialmente la muffa e i parassiti possono uccidere facilmente una pianta già matura e perfettamente sana in sole poche settimane. Dunque, essi possono impedire ad un seme di germogliare come si deve, infatti se il terreno contiene delle tracce di contaminanti vari, è molto probabile che il seme non si apra a modo e dunque che non possa germogliare mai. Questo discorso appena descritto vale anche per i fertilizzanti, anche solo poche gocce di fertilizzanti nel terreno possono uccidere in modo rapido il seme, rendendolo incapace di germogliare.