Come crescere i Microgreen senza terreno - è una buona idea?
La domanda sorge spontanea, si può coltivare veramente un microgreen senza terreno? La risposta è si! Ed ora vedremo come.
Non occorre per forza un vaso, possiamo anche coltivarli con l'aiuto di tazze, gusci d'uovo o contenitori.
La cosa migliore sarebbe quella di coltivare i nostri microgreens in acqua idroponica, ovvero piante che possono crescere anche in assenza del terreno. Ma prima di iniziare, vediamo meglio cosa sono questi microgreens.
Microgreens, cosa sono?
I microgreens, o meglio micro-ortaggi in italiano, sono una nuova classe di verdure considerati alimenti funzionali ossia ricchissimi di minerali, composti antiossidanti e vitamine, hanno un grande contenuto di sostanze bioattive, e migliorano l'attività digestiva, non a caso vengono chiamati super-food!
Vengono utilizzati dai più grandi chef, per trasformare i più semplici piatti in raffinatissime prestazioni.
Questi ortaggi vengono raccolti dopo solo 7-20 giorni dalla semina, cioè appena iniziano a crescere le prime foglioline.
Perché sono salutari i microgreens? Ci sono stati degli studi, che hanno evidenziato un'enorme concentrazione di vitamine, in particolare sembra essere compresa tra 4 e 40 volte i livelli di quelle delle verdure normali.
Vengono considerati l'alimentazione del futuro, molto facili da coltivare in autonomia.
Crescere i microgreens in idroponica
La parola idroponica deriva dal greco idros ossia acqua e pònos cioè lavoro. È indicata in tutti quei luoghi caratterizzati da elevate siccità, dove le temperature sono fortemente rigide o nelle aree in cui i terreni sono troppo sabbiosi, aridi o rocciosi.
L'aspetto interessante di queste coltivazioni è la quantità di acqua da prevedere per le irrigazioni, nelle culture tradizionali geoponiche, la quantità di acqua necessaria per poter coltivare le piante è decisamente superiore in confronto a quella richiesta dai microgreens coltivati in idroponica.
Ciò valuta due aspetti molto positivi, quello economico e quello ambientale.
Ma cosa svolge precisamente questa tecnica?
Non è altro che una tecnica di coltivazione che non prevede il normale terreno, ma dei substrati inerti, atti a supportare la pianta, le cui radici sono immerse in una soluzione di acqua e sali minerali di concimi. In questo tipo di tecnica, il substrato di coltivazione viene sostituito da un materiale inerte (ad esempio l'argilla espansa, della lana di roccia o della perlite) che devono solo sorreggere la pianta, le cui radici non sono immerse nel terreno ma bensì in una soluzione di acqua e sali minerali, o comunque concimi che donano l'apporto nutritivo alla pianta.
La tecnica di coltivazione in idroponica, offre numerosi vantaggi, tra cui un maggior controllo dei fattori di crescita e anche la possibilità di coltivare in coltura protetta, quindi ottimizzando anche gli spazi di coltivazione.
I sistemi di coltivazione in idroponica sono essenzialmente di due tipi:
· Il primo (il più basilare) è un sistema a ciclo aperto, ossia l'acqua che passa nelle radici delle piante, con i sali minerali in essa disciolta, viene poi scaricata e va a perdere.
· Il secondo è un modello più interessante, perché a differenza del primo, è a ciclo chiuso, per cui, l'acqua che scorre nelle vasche viene recuperata con i sali minerali in essi disciolti. Ciò permette quindi di ridurre gli sprechi idrici e riutilizzare i sali minerali che non sono stati consumati dalle piante.
Quindi abbiamo questa tecnica che ci permette di far crescere i nostri microgreens fuori dal terreno e di conseguenza evitare parassiti e magari malattie che provengono dal terreno.
Attraverso il controllo dei parametri ambientali, come luce, temperatura, nutrimenti, conducibilità e pH, si ottengono delle coltivazione altamente superiori alle coltivazione tradizionali, senza dunque l'uso di antiparassitari che possono essere gravemente dannosi sia per l'uomo che per le piante.
Il metodo della coltivazione idroponica massimizzano la velocità, la qualità e quantità. Ecco perché questo tipo di tecnica sta riscontrando un grande successo e diffusione e grandi apprezzamenti, non solo dai professionisti ma anche dai piccoli coltivatori.
Ma cosa mi serve per iniziare a coltivare i microgreens con la tecnica idroponica?
Partiamo dal presupposto che ci sono tre fasi importanti:
· Germinazione: la germinazione dura in media dai 2 ai 14 giorni. Il necessario che occorre in questa fase sono le mini-serre (nella quale far germinare i nostri semi) o altrimenti le luci neon se non si dispone di un giardino, dei cubi di lana di roccia (si consiglia uno per ogni seme) e se si possiedono delle mini-serre, una resistenza stagna riscaldante, così da mantenere la temperatura ottimale di circa 26 gradi.
· Crescita: la crescita dura all'incirca tre settimane. Il necessario che ci occorre è, un kit di illuminazione indoor (lampadina, alimentatore e porta lampada), un sistema idroponico, dell'argilla espansa, misuratore del pH, misuratore EC e i nutrimenti necessari per la crescita.
· Fioritura: la fioritura dura 6 settimane. Il necessario che ci occorre lo trovate nella fase di crescita, l'unica cosa che vi dovrete procurare, sono i nutrimenti per la fioritura.
Per preparare l'area di germinazione, come già accennato, è necessario avere dei cubi di lana di roccia, così da far sviluppare i nostri microgreens.
- Preparate 5 litri d'acqua.
- Prendete i cubi di lana e lasciateli a bagno per 24 ore nell'acqua appena citata.
- Passato un giorno, sgocciolate i cubi.
- Inserite il seme o i semi negli appositi buchi del cubetto di lana.
- Mettete adesso i cubi dentro la mini-serra e manteniamo la temperatura di 26 gradi.
- Adesso avvicinate la lampada neon e tenetela accesa 24 ore al giorno.
Inizialmente i semi non avranno bisogno della luce, ma una volta che fuoriesce la pianta dal cubo, è essenziale illuminare con le nostre lampade.
Una volta che i semi avranno germinato è essenziale predisporre l'allestimento del sistema idroponico.
Esistono tantissimi sistemi idroponici per la coltivazione ed ora vedremo come usarli. Faremo l’esempio della coltivazione idroponica a 4 vasi.
Quindi, come si allestisce?
Innanzi tutto ci predisponiamo della vasca inferiore e alloggiamo la pompa nella vasca, dopodiché alloggiamo la vasca superiore e i vasi su di essa. Colleghiamo la pompa al raccordo principale e colleghiamo il tubo principale ai gocciolatori e alle asticelle di supporto. Adesso riempiamo i vasi di argilla espansa e colleghiamo la pompa al timer e alla rete elettrica.
Riempiamo il serbatoio di acqua e fertilizzanti e facciamo alloggiare il cubo di lana di roccia (contenente il nostro microgreen) dentro il vaso contenente l'argilla espansa e facciamo alloggiare i gocciolatori così da fornire acqua direttamente sul cubo.
Una volta che abbiamo sistemato i cubi con all'interno i microgreens nel sistema idroponico, dobbiamo illuminare la pianta.
L'impianto di illuminazione indoor è composto da:
· Alimentatore: fornisce una scarica di corrente per accendere la lampadina.
· Lampada: fornisce uno spettro di luce per simulare la luce del sole.
· Portalampada: serve per accogliere la lampadina e diffondere la luce nell'area interessata.
Ora non ci resta che controllare i valori dell'acqua nel nostro impianto idroponico.
È molto importante l'irrigazione delle piante in idroponica, dato che attraverso l'irrigazione, vengono somministrati anche tutti i nutrienti di cui la pianta ha bisogno.
Si raccomanda di fare molta attenzione al pH e alla conducibilità elettrica.
Ma parliamo ora della Glow Box, cos'è una Glow Box?
Una Glow Box non è altro che un'area di coltivazione per coltivare indoor.
Con questa tecnica è possibile coltivare in qualsiasi spazio chiuso, è fondamentale però tenere conto di diversi fattori, così che tutti i parametri necessari alla crescita della pianta siano monitorate ed ottenere il miglior risultato possibile.
Elenchiamo gli elementi necessari da avere:
· La luce: è l'elemento più importante, le nostre microgreens dovranno ricevere una quantità di luce giusta. Nella fase di crescita è necessario fornire alla pianta all'incirca 18 ore di luce al giorno. Dopo la terza e quarta settimana sarà possibile ridurre le ore di luce da 18 a 12.
· La temperatura: la temperatura ha un ruolo importante per la riuscita di una coltivazione. Ecco perché bisogna sempre controllare che i gradi sia fra 21 e 28. Se la temperatura si dovesse alzare sopra i 28 gradi o scendere al di sotto dei 21 gradi, potremo causare dei gravi danni alle nostre piante. Quindi per evitare questo, è importante controllare la temperatura con appositi termometri.
· L'umidità: l'umidità è un altro aspetto fondamentale da tenere sotto controllo. L'umidità ideale da avere è 50-60%. Lo strumento che si occupa di ciò, è chiamato igrometro. Se abbiamo un'umidità troppo elevata causiamo la nascita di spiacevoli muffe, che andranno a deperire la nostra piantina. Quindi se avremo un'umidità troppo alta basterà fornirsi di un aspiratore d'aria, mentre se ce l'avremo troppo bassa sarà sufficiente un umidificatore.
· L'areazione: l'areazione nella Glow Box è un importante fattore. Una buona areazione permette di evitare l'accumulo di umidità e innalzamento della temperatura.
I fertilizzanti e nutrienti, sono per le piante, come il cibo per gli esseri umani, quindi costituiscono un fondamentale ed essenziale elemento nella coltivazione indoor.